Passato bene il Natale? Ricevuto bei regali? Festeggiato con tortellini, cappone, pandoro e panettone?
Bene e allora pronti anche per un’altra scadenza perché in questo periodo non c’è mai tregua e già incombe un’altra ricorrenza: il Capodanno.
Ma se in Italia e in molti altri paesi occidentali la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo si festeggiano tra il 31 dicembre, San Silvestro, e il primo di gennaio, in molti altri paese del mondo non è così.
La data del 1° gennaio, per festeggiare l’inizio dell’anno nuovo, infatti è definita in base al calendario Gregoriano adottato da Giulio Cesare, ed è solo dal 46 A.C. che si festeggia. E mentre inizialmente per molti paesi il Capodanno si celebrava in giorni diversi (in Inghilterra e Irlanda il 25 marzo, in Spagna il 25 dicembre) fu solo nel 1691 che Papa Innocenzo XII fece coincidere tutte le date di inizio anno con il 1 gennaio.
Quella del Capodanno è ovviamente una festa pagana, celebrata dagli antichi romani in onore del dio Giano, da cui deriva appunto il nome di gennaio.
In molti altri paesi, soprattutto asiatici ed africani, il capodanno si festeggia in altri periodi dell’anno. Il Capodanno cinese, per esempio, si festeggia tra il 21 gennaio e il 20 febbraio ed interessa oltre alla Cina anche Corea, Mongolia, Nepal, Vietnam e Bhutan. Il Capodanno Islamico, invece, non ha una data fissa in cui viene festeggiato, perché nel calendario islamico l’anno è più breve di quello gregoriano di circa 11 giorni ed è quindi difficile definire in maniera schematica il periodo in cui cade rispetto alle date occidentali.
Abitudini e tradizioni di capodanno
Così come spesso accade nelle feste pagane, anche il Capodanno è caratterizzato da una serie di “tradizioni” e “scaramanzie” che, almeno psicologicamente, permettono di affrontare con più serenità il nuovo periodo che si prospetta.
Capodanno è innanzitutto il momento più opportuno per stilare i “buoni propositi” per l’anno che sta per iniziare: dalla dieta alla palestra, dallo studiare di più all’essere più bravi, gli impegni che si prendono il 31 dicembre spesso vengono disillusi dal 6 gennaio. Tuttavia l’abitudine di elencare, mentalmente o su carta, gli impegni e gli obiettivi che si intendono perseguire nei successivi 12 mesi è comunque utile a fare ordine nella propria mente e ricominciare, dopo le festività natalizie, con più decisione e le migliori intenzioni.
Un’altra abitudine tipica del Capodanno è indossare l’intimo rosso: sebbene le origini di questa “tradizione” siano sconosciute, avere addosso una mutandina rossa è una pratica molto comune soprattutto tra gli adolescenti perché, si dice, agevola gli incontri amorosi.
Buttare dal balcone le vecchie cose è una consuetudine forse un po’ desueta. Così come è facile immaginare, buttare il vecchio significa lasciarsi il passato alle spalle, liberarsi di quello che non serve più, alleggerirsi dei vecchi problemi ed essere più liberi per i nuovi impegni.
È invece legata all’aspetto economico l’usanza di mangiare le lenticchie dopo la mezzanotte. Questa abitudine risale agli antichi romani: la forma della lenticchia ricorda infatti una piccola moneta e anche il fatto che la cottura ne aumenti la forma e il volume fa pensare alla crescita della propria ricchezza. Le lenticchie sono per molti una consuetudine irrinunciabile… soprattutto se accompagnano una succulenta fetta di zampone.
Proviene invece dalla Spagna una nuova “tradizione” che sta prendendo sempre più piede in Italia. E’ quella di mangiare 12 chicchi d’uva alla mezzanotte, un chicco per ogni rintocco della campana. Anche in questo caso l’augurio, e la speranza, è per un nuovo anno pieno di gioia e prosperità.
Come rinunciare al bacio sotto il vischio? Questa usanza ha origini nord europee. Il popolo dei Celti attribuiva al vischio un grande potere dato che, durante la sua vita, la pianta non tocca mai terra. Questo è un segnale di forza. Per i Vichinghi, invece, il vischio, rappresentava la dea dell’amore Freya e le tipiche bacche bianche di questa pianta sarebbero le lacrime che la stessa dea ha versato per la morte del figlio. E furono proprio queste lacrime a riportarlo in vita. Chi si bacia sotto il vischio raccoglie così il ringraziamento della dea, che per ricambiare dona protezione in amore.
In alto i calici: a capodanno preferiamo le bolle ai botti
5…4…3…2…1….Buon Anno!!!! Sono le parole che ad ogni Capodanno avviano i festeggiamenti. Ed è subito un’esplosione di gioia e bottiglie. E vorremmo fermarci qui. Perché ogni anno l’abitudine di far esplodere nelle proprie case fuochi d’artificio, petardi o raudi, purtroppo, causa incidenti spesso gravi, rovinando le feste a molti. Inoltre gli animali domestici, soprattutto i cani, soffrono enormemente dei rumori causati dai “botti di fine anno”.
Per questo gli unici “botti” che il Centro Casalinghi Dal Toscano si augura di sentire quest’anno sono quelli dei tappi dello spumante che è possibile comprare online direttamente nell’enoteca online della Bottega. Brut, extra brut, Gran Cuvée Doc, basta entrare sul sito per scegliere tra le tante bottiglie di vino di qualità, e festeggiare allegramente l’inizio dell’anno. E anche durante le festività la consegna è garantita!
E se il cenone si svolge da amici è sempre opportuno presentarsi con una bottiglia in mano, magari accompagnata da uno dei tanti accessori per vino, come ad esempio la glacette raffredda vino che può ospitare contemporaneamente anche due bottiglie, il secchiello spumante Ebony, per mantenere sempre costante la temperatura e bere le proprie bollicine al meglio, Flute o calici in cristallo, perfetti per chi ha appena messo su casa, o i tappi adatti alle bouteille, le classiche bottiglie di champagne, spumante e prosecco.
Non resta quindi che stappare e festeggiare.